giovedì 10 aprile 2014

La solitudine dei numeri primi (paragrafi. José)

pag. 226
Nadia descrisse i cannoli pieni di ricotta fresca e puntellati di minuscole scaglie di cioccolato nerissimo , come li facevano nell´unica pasticceria del suo piccolo paese d´origine. Mentre li descriveva tenne gli occhi chiusi e portò le labbra in dentro , come se potessero conservare ancora un po´di quel sapore .

pag. 251
C´era stata quella volta e ce n´erano state infinite altre, che  Alice non ricordava più , perché l´amore di chi non amiamo si deposita sulla superficie e da lì evapora in fretta . Quello che rimaneva adesso era un arrossamento tenue, quasi invisibile sulla sua pelle tirata, nel punto in cui Fabio l´aveva colpita con un calcio .

pag. 260
" Non sono affari miei "disse, senza guardare  Alice ." Ma tu devi andare là dentro . Da Fabio , oppure da un altro medico ". 
Alice  fissava  Crozza . Il suo sconcerto iniziale lasciava già spazio alla rabbia . La strata era silenciosa . Tutti quanti erano rintanati in casa o in un bar per il pranzo . Le foglie dei platani ondeggiavano senza fare rumore .

pag. 265
Mattia guardò di nuovo la fotografia che Alice gli aveva espedito . Erano loro due insieme , di fronte al letto dei genitori di lei , travestiti da sposi con quegli abiti che sapevano di naftalina . Mattia aveva l´aria rassegnata , mentre lei sorrideva . Con un braccio gli cingeva la vita . L´altro reggeva la macchina fotografica e spariva in parte dall´inquadratura , come se ora lei lo tendesse verso di lui, adulto, per accarezzarlo .

pag 278
Alice gli aveva inviato la foto di una torta con la scritta un po´sbilenca   Buon  Compleanno , fatta di fragole tagliate a metà . Dietro aveva firmato solamente  " A " puntato e non aveva aggiunto nulla . La torta l´aveva fatta lei , per il compleanno di Mattia , e poi l´aveva gettata nell´immondizia tutta intera .
  

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